venerdì 29 maggio 2015

Sei Volte

Oramai, dopo sei volte lì, i ricordi si fanno confusi.
Non so quando ho fatto cosa. Non riesco a inquadrare il periodo e il viaggio.

A causa degli impegni, delle gite, degli spostamenti in bus e metro che ti fanno perdere la giornata e come ciliegina sulla torta, un bel fastidioso fuso orario di ben 9 ore, è davvero molto difficile stare al passo con la famiglia e gli amici che si lasciano in Italia.
Vorresti raccontare tutto subito, scrivere qualcosa qui, ma è impossibile aggiornare tutti in tempo reale, poiché in una sola giornata, succedono mille cose e non c'è davvero tempo per sedersi e scrivere.

Vorresti avere le tue amiche di sempre accanto per condividere con loro la gioia immensa e ridere insieme e vivere il momento nell'istante in cui succede, perché raccontato l'indomani, non è lo stesso.

Questa volta sono stata molto fortunata ad avere un'amica con me, praticamente per tutta la vacanza. Così ho avuto modo, intanto di vivere LA in un modo diverso dal solito, e poi di potere condividere le mie, le nostre esperienze nello stesso momento in cui accadevano e cosa molto più importante, avere un punto fermo, una sicurezza, qualcuno su cui contare.
Sì perché soprattutto lì, non puoi stare da sola, devi avere un "complice" per sopravvivere ad una Città, meravigliosa sì, ma se decidi di vivere lì per sempre o per un lungo periodo, devi avere degli amici su cui contare,  qualcosa di "Vero" in mezzo a tanta finzione ed effimerità. Un'ancora.
Siamo state entrambe molto fortunate a trovarci, sia  perché amiamo Los Angeles praticamente allo stesso modo, sia per le nostre affinità.

Diciamo che il mio punto di riferimento nei miei ricordi, ovviamente, sono i miei sei mesi trascorsi lì, che sono stati un po' come vivere un anno compresso in 190 giorni.
Parlando in termini di ''Feste Nazionali'', nostre e loro, qui viene il bello.
Partiamo da Settembre, perché sono arrivata allora.
A Settembre è già Halloween.
E ne approfitto qui per dire che è la LORO festa, la loro tradizione e NON la NOSTRA.
Suvvia siete abbastanza ridicoli in Italia a festeggiarlo !!!!
Ogni nazione ha le sue feste, voi santificate le vostre e loro le loro.
Halloween è anche quello che i messicani chiamano  ''El Dia de los Muertos''.
E questa ce l'abbiamo pure noi: Il Giorno dei morti. In Italia preceduto da quello chiamato "Tutti i Santi", che loro non hanno, essendo un popolo, come dico sempre, senza Dio. Scherzooooo !!!
In teoria Halloween è il 31 Ottobre, ma da Settembre ci sono decorazioni a go-go in tutti gli stores e case.

Il 3 Novembre circa, si cambia.
In attesa del Giorno del Ringraziamento, seguito a ruota dal Black Friday, imperdibile poiché si compra tutto a prezzi stracciati, per portarsi avanti col lavoro, si inizia col Natale.
Questi addobbi dureranno fino al 2 Gennaio, non avendo l'Epifania.

Quindi, approssimativamente dal 4 Gennaio siamo in pieno Valentine's Day.

Puntualmente il 15-16 Febbraio, si comincia con la Pasqua.

Essendomene andata a fine marzo, non so dopo come si organizzano. Ma le feste, almeno quelle principali, mi sembrano anche finite.
Si comincerà con l'estate. Anche se a Los Angeles non finisce mai.
Altra cosa meravigliosa: non esiste il nostro tanto odiato "Cambio stagione" di armadi e cassetti.
I maglioni non esistono, tranne quelli leggerissimi, e ci si veste a strati, o a cipolla se preferite.
Immancabile T-shirt con sopra un cardigan. Ma bisogna sempre portarsi dietro il giubbotto più pesante perché al tramonto la temperatura, che era intorno ai 20-22 o anche 24 gradi Celsius e oltre, scende di colpo a 10-11 gradi.

In attesa del viaggio N.7, questo è quasi tutto.

venerdì 15 maggio 2015

Quella volta che finiì a San Pedro

Il San Pedro di cui vi parlo io non è quello della "Isla Bonita" di Madonna, bensì di uno dei principali porti della regione. E tanto per inserire una nota storica, deve il suo nome a Pietro I di Alessandria, diciassettesimo vescovo di Alessandria d'Egitto.

A mio avviso, da vedere c'è ben poco, giusto due o tre cosette. Ma una visitina la merita.
Consiglio sempre di arrivarci in mattinata. Perché le cose da vedere, non saranno tantissime ma ben sparse.
Macchina è meglio, come sempre.
In bus, da Hollywood, io ci ho messo circa 2 ore e svariati minuti solo per arrivare.
Io purtroppo non ho visto tutto, ma invece di elencare le cose perse, vi scrivo giusto quelle che ho visitato.




Korean Bell of Friendship
Sicuramente offre una delle migliori viste di Los Angeles, nonché alcuni dei suoi più splendidi tramonti.
Oltre a ricordare la fantastica  vista da lassù e i meravigliosi colori, ricordo anche il freddo boia !!!! Accidenti se tirava vento !!!!!
Si trova all'interno dell'"Angel’s Gate Park", dentro un padiglione in pietra. E' stata donata nel 1976 alla Città di Los Angeles dalla Corea, per celebrare il bicentenario dell'Indipendenza degli Stati Uniti, per onorare i veterani di guerra, e per consolidare l'amicizia tra il due Paesi.









Point Fermin Lighthouse:
Costruito nel 1874, ha resistito in tutti questi anni a spostamenti, rilocazioni e ammodernamenti.
Che fa parte del bellissimo Point Fermin Park, con gazebi vari che si affacciano sulle splendide scogliere.



Come sempre, in ogni posto in cui vado, succede sempre qualcosa da raccontare.
E' il caso del locale, in cui mi sono fermata a mangiare, che sta proprio alle spalle di questa foto.
Da fuori già non prometteva bene, dentro anche peggio.
Ma si sa che quando c'è fame ....
All'esterno, vecchi (in tutti i sensi) motociclisti, appoggiati alle loro Harley Davidson, vestiti di pelle e con bandane in testa.
L'interno non era dei migliori.
Il tempo sembrava essersi fermato agli agli 50-60 dagli arredamenti, polvere inclusa, alle cameriere, alquanto attempate e con acconciature cotonate. Sembravano uscite dal telefilm Alice !!!
Non mi sembrava neanche più di stare in California, ma una cittadina del Sud degli States.

Uno dei motociclisti si era spostato all'interno, in un tavolinetto. In un'ora non so quante birre si è scolato ,dopo averne contate 5 ho perso il conto.
Accidenti era così caratteristico, con la sua bandana con i colori della bandiera americana sulla testa, che avrei tanto voluto chiedergli di fare una foto con me. Ma a dire il vero mi ha intimorita.

Qualità di cibo pessima, cortesia assente, ed è davvero stata la prima volta. In genere ho sempre trovato cibo ottimo ovunque e camerieri gentilissimi, anche perché va a loro discapito la scortesia, si traduce in zero mancia. Che poi è quello che ha ottenuto la tizia da me.



Tra le cose da vedere che mi sono persa: il Vincent Thomas Bridge, Cabrillo Marina, Unconditional Surrender, Ports O Call, san pedro fishmarkets and restaurantes, red car,
si dice che SP sia il posto migliore se volete mangiare del buon pesce.