giovedì 19 dicembre 2013

Giro di boa ....

Ci siamo, oramai il giro di boa è stato effettuato.
Da ieri, sono esattamente 3 mesi che sto qui.
Odio i bilanci. Non servono a molto. Ciò che è stato fatto è stato fatto.
Se ne hai tratto una lezione, lo saprai solo la prossima volta che ti capiterà di metterla in pratica.
Se non hai capito nulla, beh, continuerai a fare sempre gli stessi errori.
Un po' come una rivincita del Karma, messa in atto in questa stessa vita.

Tre mesi. Los Angeles la sento sempre più mia. Non mi abituerò mai ad alcune cose, che a dirla tutta mi shoccano a morte. Ma come ho sempre detto, e non mi stanco di ripeterlo, LA non è assolutamente perfetta, ma è perfetta per me. Mi piace perdermi per le sue strade. Mi piace avere sempre qualcosa da fare, e non solo, ma l'imbarazzo della scelta delle cose da fare. Mi piace il suo clima, Amo il suo Cielo. Non è mai pesante, neanche nel giorno più nero e pieno di nuvole. E' sempre leggero. Starei ore a fissarlo. E le sue palme.

Lasciando perdere il capitolo Homeless, che per inciso, un giorno in cui ero particolarmente curiosa avevo deciso di contare quanti ne incontravo nel mio cammino durante una giornata tipo.
Il conto, cominciato alle 7.45 am, è finito nel tardo pomeriggio, con una cifra pari a 24. In questo arco di tempo, ho incontrato 24 Homeless. Senza considerare quelli che non ho visto perché magari mi sono sfuggiti o erano dall'altra parte della strada. E il conto si è interrotto nel tardo pomeriggio.
Homeless a parte, la gente di LA è davvero strana.
Questa cosa l'ho già detta e vissuta. Ma vivere qui per 3 mesi, me ne ha dato una conferma e una nuova versione.
Per loro stessa ammissione sono ''Flakey''. Che poi sta a significare una persona che usa mille scuse per non presentarsi ad un appuntamento, che dice una cosa e ne fa un'altra, insomma totalmente e assolutamente inaffidabili.
Puoi contare su di loro, come sul Titanic al suo viaggio inaugurale !!!
Ma sono losangelini e, sebbene non lo condivido e non lo accatto, posso prenderne atto.
Ma ciò che davvero non digerisco, è che questa brutta caratteristica, tutti gli italiani che vivono qui l'hanno fatta propria. E sono anche peggio di loro. Davvero.
Come se avessero dimenticato cosa significa affrontare questo cambiamento e volere restare qui.
Sperare che quello che hai nel cuore diventi realtà. Tutte le lotte e le speranze.
Chiunque si appresta a venire qui faccia suo questo mio consiglio: ''State alla larga, dai vostri connazionali, meglio gli Americani. Almeno sapete a cosa andate incontro e non vi fate illusioni''.
Posso accettare di essere morsa da un lupo, ma da una pecora no !!
Poi io sono già una mosca bianca nella mia stessa città, alle volte qui mi sento annientata.
Da starci male davvero. Ma per fortuna sono abbastanza brava a raccogliermi.
Come sempre, e questo vale per tutto, ci sono delle eccezioni. Ma quando le troverò, ve ne saprò parlare.
Se invece cominci questa grande avventura e nel tuo percorso trovi qualcuno che come te, si è portato appresso dall'Italia più speranze e sogni che bagagli, allora la cosa cambia. Siete nella stessa barca, stessa lunghezza d'onda, vi capite alla perfezione. E vi aiutate a vicenda. Io ho trovato la mia piccola, grande comunità. Amici che per me sono preziosi, con i quali rido, mi confido e che spesso ammorbo, con i quali condividiamo lo stesso grande sogno. E spero che per tutti e tre diventi la nostra nuova realtà.

Sono qui da tre mesi e parlo ancora come una deficiente ... ma dico se' po' ???
Mi mancano ancora tanti termini, i maledetti verbi e la grammatica che stenta. Però mi faccio capire e soprattutto capisco. Vorrei che il mio inglese fosse più fluente. Bisogna uscire, andare per strada, nei vari posti e parlare con tutti. Questo mi aiuta tanto.
Adesso vediamo cosa mi porteranno questi altri tre mesi.
Io spero ''Tempo''. Vorrei davvero che diventassero anni e non mesi. Sono stanca di fare avanti e indietro, sapendo che il mio cuore appartiene a questa Città.
Mi piacerebbe finalmente potere fare il lavoro dei miei sogni.
Vorrei tanto che se proprio il ''Lui'' a cui penso 24/7 non si decidesse una buona volta e per tutte a farsi avanti,o almeno arrivasse quello ''giusto''. Comincio ad essere stanca di tutta questa libertà.
Vorrei tornare nella mia città per un paio di giorni per potere riabbracciare la mia famiglia e i miei amici, e poi scappare di nuovo qui.
Beh, con Natale alle porte, qualche desiderio da esprimere ci sta tutto no?
Happy Holidays Everybody !!!!!






sabato 23 novembre 2013

Quando cerchi un aspirapolvere e trovi invece 'Magic Mike'

 Oramai non lo dico più ''Evvabbè, capitano tutte a me''.

Insieme alla mia roommate, ero andata nell'ufficio del mio residence per chiedere in prestito un aspirapolvere, visto che ero stata morsa da un ragno o da qualcos'altro annidato nella nostra moquette e non bene identificato. Questo era quanto mi aveva detto il dottore della farmacia all'interno del supermercato.
Mi ha consigliato una pomata al cortisone e se i fastidi fossero continuati anche una visita da un dottore con tanto di antibiotici. Giusto per non farmi mancare nulla.
Morso di ragno. Mah! Qui in città. Mai stata morsa da un ragno prima.
Il mio pensiero è andato a Peter Parker e cominciavo a chiedermi quali Superpoteri mi sarebbero spuntati durante la notte.
Ma questa è solo parte della storia.

Mentre eravamo in ufficio appunto, entra un tizio, palestrato, insomma un bell'armadio a 3 ante, il genere che a me non piace affatto, molto ''American Boy''. Beh anche ''Man'' visto che, come apprendiamo in seguito è sulla trentina.
Sente la mia storia e vedendo la mia mano dice che molto probabilmente erano morsi di ragno e lui lo sa bene perché una volta è stato morso da un ragno ed è finito pure in ospedale.
Certo che mi tranquillizzo.
Ma dice anche di non preoccuparmi poiché i sintomi sarebbero stai immediati.

Usciamo dall'ufficio e continuiamo a parlare. Solite cose: ''da dove venite, come mai siete qui, da quanto tempo, quanto vi fermate''. Bla, Bla, Bla.

Lui è originario di Chicago, è arrivato qui quattro anni fa, voleva fare l'attore ma poi ha finito col fare altro.
Ci da il suo biglietto da visita e ci dice che lui ha un aspirapolvere e che ce lo presterebbe volentieri.
Noi lo ringraziamo infinitamente, lo seguiamo nel suo appartamento, prendiamo l'attrezzo e ci dirigiamo al nostro.

Salto a piè pari la parte in cui pulisco la moquette.

Prima di andare a riportare l'aspirapolvere, dico alla mia rommy: ''Se non torno tra mezz'ora chiama la polizia'' e ridiamo come le matte.

Busso alla sua porta e dall'interno sento ''Come in!!!''. Accidenti, penso, la porta aperta !!! Io la chiudo sempre !!! Avendo una maniglia all'esterno, sai com'è, potrebbe entrare chiunque.
Stento un po' e alla fine apro e lui mi viene incontro.
Era seduto ad una scrivania e stava studiando.
Lo ringrazio infinitamente, mantenendomi sull'uscio.
Mi chiede da quale parte dell'Italia vengo, gli rispondo Sicilia, lui è di Chicago, mi dice che le nostre città sono famose per la mafia. Alè !! Avevo proprio bisogno dell'ennesimo luogo comune.
Mi racconta del suo amico italiano, col quale ha lavorato fino a qualche tempo fa.
Non ero sicura di avere ben compreso il genere di lavoro che facevano, e lui credo lo abbia capito, perché mi sarà spuntata la mia solita espressione da faccia a punto interrogativo di quando mi sfugge qualcosa.
Mannaggia al mio inglese ancora incerto.
Allora, per rendere il concetto più chiaro, mi invita ad entrare nel suo appartamento e mi mostra un poster sulla parete.
A quel punto scoppio a ridere e mi scappa uno dei miei più stupiti fragorosi e classici ''Oh !!! My God!!''
Il poster alla parete era uno di quelli che conoscevo benissimo.
Ebbene sì, la locandina del film ''Magic Mike''.
Io gli dico che adoro Channing. Lui mi dice che tuttavia non ha mai lavorato sullo ''Stage'' ma solo come ''Host''. Nel senso che riceveva le signore nel club, le faceva accomodare ai tavoli e portava loro da bere. Anche se credo che qualche esibizione l'abbia fatta.
Mi racconta di come il cast del film sia andato nel loro locale, li abbia intervistati e preso spunti per il film. Parliamo di Channing e del suo passato da stripper. Io gli chiedo qualcosa su questi locali, sulle donne che li frequentano e gli ho anche detto che non sono mai andata. E che per di più, quando vidi per la prima volta il film, in certe scene ho abbassato lo sguardo. Sinceramente ero davvero curiosa di sentire queste storie da uno che le ha vissute in prima persona, e lui è stato davvero carino a parlarne e senza malizia.
Ad un certo punto prende il telefono e mi dice: ''ti faccio vedere qualche foto''. E  io:  ''Per favore non foto in cui siete nudi !!!!'', ridendo, e lui mi dice di non preoccuparmi. Ce ne era una in cui erano vestiti da poliziotti, proprio come in Magic Mike, e una in cui c'erano schierati davanti ad un muro. Erano 5  ''Benissimo Messi Esemplari Maschili'' con indosso solo un paio di jeans. Lui me ne indica uno: Era lui.
Mi dice che adesso studia legge e vuole diventare un avvocato.
Dopo un po' mi congedo da lui, che mi dice ''chiamami, messaggiami, fatti sentire''.

Andando verso il mio appartamento non potevo che pensare alle svariate coincidenze: ''Ha fatto mille lavori, come il ''Mike'' del film,  ha lavorato in uno strip club, come Mike, si chiama pure Michael, ha praticamente la stessa età, sta raccogliendo i soldi per un futuro migliore .... E rido .....


martedì 19 novembre 2013

Getty Museum 2.0

La settimana scorsa sono andata al Getty Center ... per la seconda volta.
No, non da quando sono qui, ma in totale. La prima volta c'ero stata due anni fa.
Posto bellissimo !!!! Non solo per le opere d'arte, che a me francamente alcune non sembrano gli ''originali', ma per il posto in sé. Più che un museo è un vero e proprio complesso, visto che ci sono più edifici a formarlo, un immenso giardino e una fontana. Insomma è un bel modo di passare un sabato pomeriggio.
Mancava sempre l'accessorio più importante per renderla una perfetta giornata ... ma questa è decisamente un'altra storia che forse non racconterò mai.
Dicevamo, il Getty oltretutto è arrampicato su una collina, il che lo rende ancora più affascinante. Infatti è uno di quei posti qui ad LA, il mio preferito insieme al Griffith Observatory, in cui si gode di una eccezionale, unica e mozzafiato vista di tutta la Città. Con annesso tramonto.
Ma le foto penso lo descriveranno meglio.








































Record ... finora

Ma posso fare di meglio e ci sto lavorando.
Mi riferisco alla mia permanenza sul suolo Ammericano. Losangelino nella fattispecie.
Sono qui da ben 62 giorni.
Mai stata qui così a lungo, e ancora mi resta qualche mese, che io spero si possano trasformare magicamente in anni.
Mi sento sempre più ''A casa'', finalmente nel posto giusto.
Non dico e non ho mai detto che Los Angeles è perfetta, ma è perfetta per me, per quello che mi trasmette e per come mi fa sentire. L'incastro perfetto.
Quando dico che 'non ci penso proprio a tornare' temo sempre di essere fraintesa, soprattutto dalla mia famiglia. I miei amici sanno cosa provo e sono felici se io sono felice.
Ma c'è qualcuno in famiglia, che proprio non capisce il mio malessere ''lì'' e tenta di scoraggiarmi in ogni modo.
Io so che lo fa perché mi vuole bene e teme che qui le cose possano precipitare e mi possa
ritrovare da sola senza nulla. Ma non sa quanto si sbaglia.
Come ho già detto, preferisco andare a staccare le gomme da sotto le panchine a Santa Monica, piuttosto che tornare alla mia vecchia vita.  Ad un lavoro, che sì mi da da vivere e una solita serenità economica, ma in cui i rapporti umani sono terrificanti. Sopravvivere nella jungla sarebbe meno stressante.
E poi beh ... non c'è altro.
Qui c'è il lavoro che vorrei fare e che ho tentato di fare nella mia città, e inoltre mille cose da fare e da vedere.

Trovare un impiego stabile e definitivo qui, è davvero ardua cosa. Ma non si molla.
Non posso mollare.
Se no sarebbe come avere fatto una lunga vacanza di 6 mesi, improduttiva e sterile per altro.
Come avere preso sei mesi della propria vita, un pacco di soldi, averli buttati nel cesso e poi stare a guardare mentre io stessa tiro lo sciacquone.
Difficile il rientro dopo 6 mesi. Non ci credevo. Lo penso già dopo due.
Come tornare indietro.
E indietro non si torna. Neanche per prendere la rincorsa.

Cambiando e alleggerendo argomento, per tutti quelli che mi dicono ''Cavolo sei a Los Angeles, chissà quante Celebrity hai visto ???''
Io rispondo ''Ragazzi voi vedete troppi film. Mica si incontrano tutti i giorni, magari mentre vado a fare la spesa !!!''.
Eppure poi ho pensato un attimo ... e l'ultimo l'ho giusto incontrato oggi ... mentre facevo la spesa !!! uahuahuahaa
Allora, per chi se li fosse persi e per rinfrescarmi la memoria: In principio fu Justin Timberlake. Che non ho proprio incontrato, ma che ho potuto ammirare in tutto il suo splendore, durante le prove e successivamente nel mini concerto che ha fatto qui a Hollywood.
A seguire, per puro C... emh Colpo di Fortuna, ho beccato Adam Levine.
Mentre ero bellamente da Best Buy, mi passa davanti, ''Guardandomi'' e lo voglio sottolineare Guardandomi, Alex Pettyfer.
Oggi doppietta: al The Gove: Selma Blaire e pargolo (ed è la seconda volta che la incontro sempre al The Grove), e a seguire, mentre facevo la spesa nel mio posto preferito (Whole Foods Market): David Henrie (ammetto che ho dovuto googlare il suo nome, perché io lo conosco come ''Quello dei Magi di Waverly'').
Ovviamente ancora quelli che aspetto io, Channing Tatum e Taylor Lautner, nulla ....quante star devo ancora incontrare prima di beccare loro?



domenica 3 novembre 2013

El Dia de los Muertos

''El Dia de los Muetos'', è una particolare ''Festa dei Defunti'' di origini messicane, quella che per noi è invece la ''Commemorazione dei Defunti''.
Paese che vai, usanza che trovi.
Per noi è un giorno ''pesante'' invece per l'America Centrale e il Sud, è il giorno più atteso dell'anno dove i morti non sono ricordati con tristezza ma con una festa colorata, chiassosa e divertente.
Chi non c’è più, torna a banchettare con amici e parenti, questo è il senso.
Giorno che dovrebbe segnare anche la fine di Halloween.
Infatti già da ieri si vedono in giro addobbi natalizi. E siamo solo al 2 Novembre.
Ma qui lo posso accettare. Qui posso accettare tutto.
Giorno molto pesante per me, però la mia El Lay mi aiuta tanto a superare le cose brutte che nella mia città mi annientano.
Sentivo il bisogno, mai sentito prima, di entrare in una Chiesa oggi, e stare lì seduta per un po'.
Nella mia città c'è una quantità di Chiese incredibile. Ci faccio caso solo adesso che ne cerco una per tutta Hollywood.
Gente senza Dio !!!! Eheheehe che detto da me è quanto dire.
Da brava Cattolica, manco per le Feste Santificate vado in Chiesa.
Eppure qui ho sentito questo bisogno.
Ma se come dicono tutti, Dio è ovunque, spero di trovarlo da qualche altra parte.
O almeno che Lui trovi me. Sperando che non mi fulmini.

Comunque, sebbene io ami alla follia questa Meravigliosa, Incredibile Città, ci sono cose che proprio non capisco. Differenze culturali enormi. Qui è un calderone di culture !!!
Dicevamo della stranissima, per noi,  festa che si organizza all'interno di un cimitero qui a Hollywood, in questo giorno speciale.
Il cimitero in questione è l' ''Hollywood Forever'', gente vestita in maschera si reca in questo luogo sacro, addobbano le tombe con teschi, scheletri e quant'altro, si paga un biglietto di entrata (15 dollaroni), ci sono concerti, parate e chi più ne ha più ne metta.
Vi ho incuriositi ?
Qui sotto trovate il link
http://www.ladayofthedead.com/

Lo scorso anno ci andai anche io, ma era un normalissimo giorno di dicembre, e a dirla tutta, mi sentivo a disagio lì dentro.
Come se stessi curiosando tra roba che non mi apparteneva.
Sento tutta la pesantezza e la sacralità di questi luoghi. Così, dopo un po', a capo chino, uscii da lì.
Capitolo diverso quando vado al Forest Lawn, perchè in quel caso vado a trovare Michael, e quindi ha senso la mia presenza lì.

Comunque, questa è la mia personalissima opinione, io lo trovo di cattivo gusto, sarà per via della mia cultura, o per i miei lutti, ma non riesco proprio a festeggiare.
Se ci fossero i miei genitori in quel cimitero, e io fossi lì, in questo triste giorno, magari piangendo, con gente attorno che ride, canta, si traveste e si fa gli affari miei, beh la mia reazione potrebbe essere alquanto violenta.
Ma come dicevamo ... culture.