martedì 8 gennaio 2013

Bagagli 2.0, ovvero il Ritorno

Sottotitolo: ''Se state leggendo questo messaggio, vuol dire che sono rientrata alla base sana e salva... Più o meno''.
Ma non è stato semplice né facile.
Intanto situazione bagagli un vero incubo !!!!
Tanto ho fatto, tanto ho detto, che alla fine li ho preparati la notte prima della partenza.
Così come fu all'andata.
Grave, Gravissimo Errore.
Mi sa che mi sono un po' troppo lasciata prendere la mano con le spese Losangeline.
Infatti non voglio saperne di entrare in un centro commerciale, ma nemmeno in una piccola merceria, per almeno 7 mesi !!!!!
L'unica cosa che comprerò saranno i generi di prima necessità.
Anche perché la mia carta di credito non ne vorrà sapere di essere strisciata ancora una volta !!!

I due giorni che hanno preceduto la partenza, sono stati davvero pesanti.
Tralasciando il fatto che sono rimasta chiusa nell'ascensore della palazzina in cui stavo.
E io ODIO rimanere chiusa, da sola peraltro, in luoghi ristretti.
Ho mantenuto, comunque, la solita caratteristica che mi sono cucita addosso: ''Dare a vedere che tutto va bene, che tutto è sotto controllo''.
Erano più allarmati dal pianerottolo che continuavano a strillarmi come stavo.
E io: ''I'm fine'', ma dentro di me urlavo ''Bene un Panto, tiratemi fuori da questo coso sto sclerando !!!!''.
Insomma, passarono almeno 10 minuti buoni prima che venisse il ''Manager'' del palazzo.
E io sempre chiusa.
Mi urlavano cose che non capivo e mi facevano fare su e giù da un piano all'altro.
Solo due pensieri nella mia testa: ''E se finisce l'aria???? Come faccio a respirare ???'' E più ci  pensavo, più mi mancava l'aria.
Seconda cosa: ''Maledetti, la finite di smanettare ??? Se le corde cedono e io precipito???''
Finalmente ho visto la porta dell'ascensore scorrere da un lato e sono scappata fuori modello gatto che è stato chiuso in un sacco e riesce a liberarsi.
Va da se' che non ho più ripreso quell'affare, nemmeno il giorno della partenza.
Ho sceso due valige (alquanto pensanti), un trolley, uno zaino e me stessa per la scala.

L'ultimo giorno ad El Lay, avrei voluto rivedere tutto, ma proprio tutto. Tutti quei luoghi e posti fantastici.
Il giorno stesso della partenza, avrei già voluto essere in Italia e bypassare le vari fasi di viaggio
E' un vero stress il rientro, soprattutto dopo una vacanza così lunga.
Si accumula improvvisamente tutta la stanchezza di quei giorni e si aggiunge la nostalgia di lasciare la Città che Amo, lo stress della preparazione delle valigie, dei vari voli, trasbordi, attese in aeroporti e la preoccupazione per i bagagli: se arriveranno e come.
Ma ancora li dovevo fare.
Oops !!! Alle 21.30 mi accorsi che la mia valigia non solo era già piena, ma avrei dovuto togliere qualcosa per farla chiudere e ancora avevo una considerevole quantità di roba da mettere dentro.
DISPERAZIONE !!!!
''E mo che faccio????''
Semplice: mi sono vestita e sono scesa in strada.
Una delle cose che amo degli States è che a qualunque ora tu esca, trovi sempre un negozio aperto che ti salva il culo.
L'unica valigia che ho trovato ad un prezzo ragionevole era quella che chiamo ''La valigia di Minnie Mouse'', visto che è rossa a pois bianchi.
Nun se po' guardà, ma di necessità virtù.
C'era anche la versione ''Bigger'' ma io mi sono detta ''Ma daiiii, questa basterà, in fondo non devo ancora mettere tanto''.
Quanto mi sbagliavo !!!!!!!!!!!!!!
Alla fine è risultata piccola e io ho temuto che non si sarebbero mai chiuse entrambe.
Mi ci sono dovuta sedere sopra e spingere con tutto il mio peso !!!
Sapevo che in aeroporto avrei pagato per il secondo bagaglio, ma non avevo capito quanto pesasse il primo. Così ho dovuto pagare anche un bel ''Overload''.
Ma a quel punto non mi interessava. Volevo solo tornare. Volevo che tutto finisse il prima possibile.
Strano sentire da me una simile frase !!!!!
E invece è successo.
Sarei stata tranquilla solo arrivata a Palermo e una volta visti i bagagli.
Avevo il terrore che li aprissero.
Come avrebbero fatto a richiuderli ????

Per fortuna, questa volta, memore dell'andata, ho avuto la lucidità di chiedere al check-in di assegnarmi un posto corridoio, visto che avrei dovuto sorbirmi circa 10 ore di volo e non volevo l'ennesima paranoia di rimanere bloccata tra due noiosissimi passeggeri.

Bene, Check-in fatto, attesa pre-imbarco di rito, e finalmente di sale sull'aereo.
Attendiamo ....
Attendiamo ....
Attendiamo ....
Passa un'ora ....
Vado da uno degli Stewards e gentilmente gli faccio notare che io avevo una coincidenza con un altro volo, dopo un'ora che sarebbe dovuto atterrare quello in cui mi trovavo.
Lui mi guarda sbarrando gli occhi e mi dice che lo avrei perso di sicuro. Ma di non preoccuparmi, perché la Compagnia mi avrebbe trovato un altro volo o comunque una sistemazione.
Non sapeva quanto tempo ancora ci sarebbe voluto. C'era un problema di bilanciamento carburante e ci stavano lavorando, era per la nostra sicurezza.
Non c'era altro da fare che aspettare.
DUE ORE.
Così, dalle quasi 10 ore di volo, abbiamo sfondato le 12 ore in aereo ....
Ed ero solo all'inizio. Avrei dovuto prendere altri due aerei e tutto il piano di volo era appena saltato.
Quando arrivai a Roma, e mi aspettava l'ultimo aereo, giuro su tutto quello che ho di più caro in questo e quell'altro mondo, mi sarei buttata lunga a terra ... lunga, dall'alto del mio 1,54 cm, suona male, me ne rendo conto. Ma sarei caduta al suolo nella speranza che qualcuno si accorgesse di me e mi raccattasse.
Avevo un mal di testa epico. Erano le 6 del pomeriggio e viaggiavo dalle 11 di mattina del giorno prima.
Sono arrivata, finalmente, nella mia Città alle 21 !!!!

Dopo il terrore e l'attesa del recupero bagagli, mi dirigo verso la sala degli arrivi.
Non appena ho visto il mio fratellone ho mollato i bagagli e gli sono saltata addosso, tra lo stupore suo e degli altri.

E così, con questa scena da film, finisce la mia Avventura.
Ma continuerò a scrivere i racconti di 40 giorni di LA che non ho potuto fare in tempo reale.


Questo è l'aereo che mi ha riportata a casa






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